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Il 2023 è l’anno del Coniglio Nero Guimao

Io sono in sintonia con il ritmo

Dell’universo

Nella mia quieta solitudine,

Ascolto le melodie dell’anima

Io trascendo la banalità,

Il dissenso e la decadenza

Domino per la mia capacità di conformarmi

Coloro le mie parole

Di delicati colori pastello.

Riassumo in me l’armonia e la pace interiore.

Io sono il Coniglio!

Il 2023 è l’anno del coniglio delle acque nere, l’anno del Coniglio Guimao

E’ un anno temperato che procede senza fretta, dopo il burrascoso anno passato. Si vogliono valutare con calma l’esperienze fatte.

Molti riconosceranno che la persuasione è meglio della forza, la diplomazia e le relazioni internazionali avranno di nuovo un posto in primo piano.

La attenzione sarà più rivolta alla qualità e alla bellezza della vita nelle sue numerose possibilità e sfaccettature .

La tendenza sarà di rimandare le questioni spiacevoli o almeno di prenderle in considerazione da più svariati punti di vista per migliorarle.

Il Capodanno Cinese ha una durata di 16 giorni e nel 2023 comincerà il 22 gennaio 2023.

I cinesi usano vestirsi di rosso per l’occasione o comunque devono indossare almeno un indumento di questo colore.

Il coniglio è il quarto segno dello zodiaco cinese.

L’anno più felice del ciclo lunare tra i popoli dell’Asia è il quarto e il coniglio, come dice l’antica leggenda, occupa questo posto onorevole tra i segni dello zodiaco orientale.
Secondo l’oroscopo cinese, l’elemento del 2023 è l’Acqua e l’elemento del Coniglio è il Legno. L’interazione di questi due elementi, Acqua e Legno, determina la caratteristica dell’anno, così come il carattere delle persone nate nel 2023.

Secondo la visione del mondo orientale, l’acqua dà origine al legno. L’Acqua nutre il Legno con sentimenti di empatia, favorisce l’espressione di sé e il Legno dona all’Acqua un senso di stabilità e chiarezza di intenti.

Acqua e Legno sono elementi reciprocamente complementari che interagiscono armoniosamente tra loro e creano uno sfondo favorevole nel 2023.

L’influenza dell’Albero (o del legno), secondo l’oroscopo cinese, si manifesta in un invidiabile autocontrollo, nel desiderio di trovare un posto duraturo nella vita, nella capacità di raggiungere il massimo successo in qualsiasi attività commerciale.

Una persona nata nel 2023 è guidata dagli indizi del suo intuito, e la sua innata buona volontà e la capacità di mettersi nei panni degli altri la aiutano a raggiungere il successo professionale e l’elemento Acqua le conferisce fascino naturale, saggezza, flessibilità, intuizione.

Le caratteristiche principali del Coniglio per il 2023 sono Nero, Acqua. Un anno del genere, tra l’altro, viene solo una volta in sessant’anni, gli analoghi che lo precedono erano i lontani 1903 e 1963. 

Il numero “3” nella data indica solo il colore che accompagna il segno: nero. Ma le opzioni sono anche possibili: blu, blu scuro, azzurro, poiché il pianeta dominante dell’anno è Venere.

I valori principali per molti durante tutto l’anno continueranno ad essere la sicurezza e la conservazione del proprio benessere. E il punto qui non è tanto l’individualismo quanto l’ansia per i propri cari, la paura di perdere ciò che è stato acquisito a costo di grandi sforzi.

Dal 2023 inizia un periodo di conflitti morali e spirituali, ci si interrogherà sul ruolo dell’essere umano nel mondo. Sarà possibile comprendere gli eventi che si sono verificati nell’ anno trascorso , trarne insegnamenti per cambiare il corso della storia.

Ci saranno ancora episodi di intolleranza e fanatismo inevitabili quando aumenta l’urgenza a superare tali comportamenti per molta parte dell’umanità.

Tuttavia, Plutone farà il suo lavoro: tutto tornerà alla normalità e il bianco tornerà ad essere bianco.

Colori fortunati: rosso, rosa, viola, blu.

Fonti.

Oroscopo cinese 2023 coniglio d’acqua, previsioni (horoscopochino.co)

Astrologia Cinese -Theodora Lau – Edizioni Mediterranee

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La buona notizia del venerdì: sconfiggere lo smog e la deforestazione? Ci sono le lucciole!

GLI INSETTI LUMINOSI SCONFIGGONO LO SMOG IN CINA

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Da sempre catturano la curiosità di piccoli e grandi perché, grazie alla luce che emettono, riescono a creare un’illuminazione notturna davvero suggestiva. Stiamo parlando delle lucciole, uno degli insetti più unici al mondo ma anche più a rischio d’estinzione.

Anni fa in moltissime città, soprattutto in estate, era possibile ammirarle ma oggi a causa dell’inquinamento e la conseguente distruzione del loro habitat naturale, stanno pian piano scomparendo.

Come accade per esempio in Cina,dove si sta cercando di ripopolare i parchi con i coleotteri luminosi.

Uno dei primi in cui si sta sperimentando la creazione di una colonia si trova nella città di Wuhan, nella provincia di Hubei e da un anno a questa parte i risultati sembrano essere soddisfacenti.

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ll parco fa parte di una zona naturale più grande, la East Lake Peony Garden ed è suddiviso in diverse aree: c’è una zona di allevamento dove le lucciole si riproducono, un’altra in cui i visitatori possono camminare direttamente tra gli insetti e osservarli da lontano e infine, una dedicata alla scienza dove si studia il perché della loro luminescenza.

La rapida urbanizzazione cinese ha dato come risultato la scomparsa, in alcune zone, delle lucciole per questo il parco a Wuhan è molto visitato: per molti è l’unica occasione di vedere le lucciole che sono state importate dalla vicina Jiangxi.

Gli insetti stanno reagendo bene al nuovo habitat anche se ancora si sta lavorando per riuscire a garantire la vita delle larve durante il periodo in cui il parco rimane chiuso.

I lampiridi vengono fatti arrivare in barattoli da Ganzhou (nella provincia di Jiangxi), a circa 800 km dal parco. Poi, vengono liberati nelle cinque zone della riserva dove è possibile osservarli da vicino e osservarli.

Allevare le lucciole costa una decina di yuan, ovvero poco più di 1 euro per ciascun insetto.

Ma il parco è già diventato un business, con il lodevole obiettivo di conservare una specie oggi quasi del tutto scomparsa – soprattutto nei centri urbani – a causa dell’inquinamento e del riscaldamento globale.

Nel bosco i bambini, coinvolti in diverse attività dedicate allo studio degli animali, possono entrare in contatto con gli insetti, gli unici in gradi di regalare questo spettacolo notturno

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Photo: Hubei Province

Appena calano le ombre della sera, nel villaggio di Nanacamilpa, a 70 chilometri da Città del Messico, file ordinate e silenziose di turisti giunti da ogni parte del mondo si dirigono verso la foresta di Santa Clara. Qui migliaia di lucciole accendono la notte buia ogni estate illuminandosi a intermittenza all’unisono. Gli abitanti della zona hanno tutti storie da raccontare legate a questi insetti ma non pensavano che sarebbero diventati così importanti per l’economia del posto e per l’ambiente.

Da quando il bosco è diventato uno dei due santuari delle lucciole riconosciuti al mondo (l’altro è in Nuova Zelanda), la deforestazione è diminuita del 60-70% e i 630 ettari di foresta vengono salvaguardati.  –

Waitomo Glowworm Caves: le grotte illuminate dalle lucciole in Nuova Zelanda

Le lucciole (o luciole) sono dei coleotteri appartenenti alla famiglia delle Lampyridae.

La luce emessa da questi insetti serve per la riproduzione: maschi e femmine si “chiamano”, si attirano nel buio per accoppiarsi. Il periodo di accoppiamento avviene nei mesi di giugno e luglio, di solito tra le 22 e mezzanotte. . 

Quello che permette a questa specie di insetti di illuminarsi è un fenomeno chiamato bioluminescenza, ossia un processo chimico complicato grazie al quale alcune molecole si muovono velocissime e producono un’energia che a sua volta si trasforma in luce
Le lucciole non sono gli unici esseri viventi a produrre luce. Fanno loro compagnia: alcuni tipi di larve, di vermi, alcune specie marine come i calamari, i gamberetti, le meduse e anche alcuni pesci.

Perché le lucciole fanno luce? – FocusJunior.it

Fonti:

http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturanimali/2907-la-romantica-magia-delle-lucciole

http://www.repubblica.it/ambiente/2016/08/02/news/in_messico_la_magia_delle_lucciole_sta_salvando_dalla_deforestazione-144981891/?ref=fbpr

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Domani è il Solstizio d’estate e l’inizio di un nuovo ciclo carico di energia

” mi illumino di immenso “

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21 giugno…è il giorno più lungo dell’anno e dura ben 20 ore di luce…
Il giorno del Solstizio d’Estate è una data ricorrente attesa da tutta la manifestazione sulla terra: le forze naturali presenti in questo momento dell’anno permettono infatti l’acquisizione di un grande potere energetico.
La Terra inizia a percorrere la sua parte di orbita che la porterà verso il solstizio invernale del 22 dicembre che segna l’inizio dell’anno astronomico del 2023
E’ in questo momento che si aprono le porte del Regno delle Acque Superiori, il regno della Luna e delle forze che la Grande Madre rappresenta. Intorno a questa data sogno e realtà si confondono poiché il mondo conscio, rappresentato dal Sole, e quello inconscio, rappresentato dalla Luna, sono messi in comunicazione.
Il Fuoco e l’Acqua sono gli elementi purificatori che rappresentano il Solstizio d’estate: da sempre si usa bagnarsi nelle acque dei fiumi o dei laghi e accendere fuochi su cui saltare per purificarsi.
L’acqua del Solstizio è direttamente collegata alla luna e al segno del Cancro:  il glifo di questo segno zodiacale è composto da due segni  che si oppongono in un simbolo simile allo Yin-Yang orientale,  indicanti le due metà dell’anno che ora si incontrano.
Il Sole, simbolo del fuoco divino, entra nella costellazione del Cancro, simbolo delle acque e dominato dalla Luna dando origine all’unione delle due opposte polarità che si incontrano. Il Sole è la parte maschile e la Luna quella femminile e il Sole, al solstizio d’estate, raggiunge la sua massima inclinazione positiva.
Simbolicamente questo fenomeno è rappresentato dalla stella a sei punte dove il triangolo di Fuoco e il triangolo dell’Acqua si incrociano.

Nella tradizione occulta l’incontro del Sole nella casa della Luna conduce alle nozze tra i due astri.
Tali nozze divine segnano il passaggio tra il mondo dell’uomo con il  mondo divino eterno dando origine alla suddivisione in due poli: maschio e femmina, luce e tenebra, positivo e negativo ecc….
I due solstizi sono anche chiamati “porte”: porta degli dei il solstizio invernale e porta degli uomini quello estivo.
E’ tempo in cui possiamo ricevere il massimo della potenza solare: la mistica forza che unisce cielo e terra è ora più forte.
Questa elementare verità, era conosciuta dagli antichi popoli che pare fossero a conoscenza del fatto che le “ley lines”, le misteriose linee energetiche che solcano la superficie terrestre aumentano la loro carica energetica tramite la potenza solare. Anche monumenti come menhir, dolmen e cerchi di pietre erano forse focalizzatori artificiali del sistema energetico terrestre.

L’inizio del Solstizio coincide con il segno del Cancro, segno d’Acqua Cardinale in cui ha domicilio la Luna, e rappresenta la massima influenza delle forze Lunari dell’Invisibile: da questo momento il sole inizierà il suo declino fino al Solstizio d’Inverno, che coincide con il segno opposto della Capra-Pesce, il Capricorno.
Nella tradizione esoterica astrologica questi due segni sono in relazione al Passaggio e rispettivamente simboleggiano l’entrata e l’uscita dell’Anima dal mondo visibile.
Questi due momenti sono parte di un processo annuale della Natura che ha sicuramente forti analogie con le pratiche alchimiste che avevano come scopo la ricerca di quella Sapienza, quell’Oro che avrebbe condotto alla Vita eterna coloro che sapevano distinguere il grosso dal sottile.
L’anno Magico è costituito da otto festività: otto porte cosmiche che permettono all’individuo di evolversi, percepire, pervenire alla propria realizzazione attraverso i cambiamenti.

Il Chi è l’Energia senza Forma, perché la materia si possa manifestare deve realizzarsi la dualità, Yin e Yang; senza il Principio di Dualità non vi può essere manifestazione della materia né presa di coscienza su di essa.
Yin e Yang,  attraverso l’espressione degli opposti, permettono la comprensione o conoscenza della Forma; infatti, senza il caldo non potremmo conoscere il freddo senza la luce non ci sarebbe il buio, e così via, alla base del Feng Shui c’è il principio di bilanciare tali energie così da pervenire all’armonia ed al benessere.
Il simbolo usato per la loro rappresentazione, conosciuto come Tao, ha origini antichissime; fu ricavato dagli studiosi cinesi dalle ombre, proiettate da un’asta piantata nel terreno, dei cicli solare e lunari misurate durante l’arco di un anno.
L’ombra più corta, considerata il momento della nascita del ciclo Yin -nero, segnava il solstizio d’estate, quella più lunga, considerata l’origine del ciclo Yang – bianco, il solstizio d’inverno; gli studiosi, unendo tutti i punti ottenuti nell’arco dell’anno, ottennero l’immagine delle due “virgole”.
Lo Yin al suo estremo si trasforma in Yang e viceversa, l’uno genera l’altro e questa incessante trasformazione produce un movimento circolare; tali forze quindi non sono condizioni di energie diverse ma fasi della stessa energia.
Nell’Universo tutto contiene Yang e Yin in quantità variabile, nulla è Yang o Yin in senso assoluto, essi si trovano in uno stato di movimento e di trasformazione perpetui.
Ne consegue che niente è immutato in eterno e che tutto per quanto solido e immobile possa sembrare, in realtà, vibra e pulsa. L’energia Yang trasforma e trasporta, l’energia Yin assimila e conserva.
Yin e Yang nutrono il nostro pianeta, attraversandolo dalla Terra verso il Cielo e viceversa, percorrendo l’essere umano, gli animali, le piante, i minerali e tutto ciò che è presente su di esso.




fonti:
http://www.josaya.com
http://www.cronacheesoteriche.com
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* O Valentino vestito di nuovo…Biancospino!

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Oh! Valentino vestito di nuovo,
come le brocche dei biancospini!…”

Per me Valentino= Biancospino e subito mi sento immersa in un mare di fiorellini bianchi nel giardino di mia nonna.

Cespugli molto più alti di me bambina con rami che cantano alla brezza dell’annunciata primavera.

Musica di insetti che portano i pollini per creare nuova vita.

Per me Valentino = Biancospino

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Il “Crataegus oxvacantha” per chiamarlo col suo nome scientifico, più noto come: spina santa, pruno aguzzo o ruga bianca, appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è un arbusto che cresce un po’ ovunque nei luoghi incolti, sulle scarpate, tra i cespugli, dalle rive dei fiumi fino alle pendici montuose.

I biancospini sono eccellenti alberi da siepe ed ornamentali i cui frutti, o pomi, vengono divorati dagli uccelli e i cui semi vengono poi diffusi con i loro escrementi.
Forse era un’usanza celtica, perché molto diffusa in Francia ed in Inghilterra, dove si riteneva che le barriere di rose selvatiche e di biancospino fossero un accesso segreto per l’altro mondo.

Poiché tuttavia i Celti non hanno lasciato testimonianze scritte, dobbiamo indovinare dalle contemporanee usanze greche e romane l’effettivo valore sacrale della pianta, che era considerata protettrice delle soglie e delle nozze. In caso di contaminazioni si accendevano torce di biancospino per purificare l’aria.

Molto significativa comunque è la leggenda inglese secondo la quale Giuseppe d’Arimatea, il membro del Sinedrio che aveva cercato d’opporsi alla condanna di Gesù e dopo la sua morte ne aveva raccolto il sangue nella famosa coppa, avesse piantato il suo bastone da viaggio a Glastonbury ed immediatamente ne fosse miracolosamente fiorito un biancospino.

Inutile ricordare che il luogo sorgeva in prossimità dell’antica “Avalon”,  il più importante centro di tradizioni medioevali, dove si diceva fosse sepolto Artù. Inspiegabilmente la pianta fioriva alla vigilia di Natale ed il giorno seguente un ramo veniva solennemente offerto in dono al re ed alla regina d’Inghilterra. L’usanza fu benignamente tollerata dalla Chiesa cattolica per più di mille anni.

Il biancospino è l’albero sovrano contro l’inferno ed i suoi accoliti. Le sue spine hanno funzioni protettive contro le negatività. Esso è considerato anche l’albero del maggio e della purezza e verginità. Secondo una leggenda celtica, addormentandosi sotto un biancospino nel primo giorno di maggio si corre il rischio di essere rapiti dalle fate.

Venne assunto ai tempi della rivoluzione francese come “albero della libertà”; tra il 1789 ed il 1792 in Francia ne furono piantati più di 60.000.

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Il Biancospino, noto anche come l’Albero delle Streghe, fa parte di una triade di alberi che si dice siano sacri alle Fate: Quercia, Frassino e Rovo, che, quando crescono insieme naturalmente, creano un luogo in cui è facile vedere le Fate.
Una volta si credeva che il Biancospino fosse il corpo trasformato di una strega che si era mutata nella forma di un albero. In realtà è più probabile che gli spiriti visti nel biancospino non fossero streghe mutaforme, ma Driadi o Fate degli alberi.
L’albero o il cespuglio di biancospino fatato ci ricorda la presenza delle Fate che vivono nelle vicinanze. Il biancospino fatato è sacro ed inviolabile, poiché segna i territori delle Fate, ed il terreno circostante è benedetto dalla sua presenza.
La saggezza popolare ci informa che è pura follia tagliare o danneggiare un biancospino, soprattutto se si tratta di un albero solitario che cresce in uno spazio aperto e segna il confine tra vicini, nei pressi di un pozzo sacro, di un cerchio delle fate o di una casa: abbattere un biancospino porta calamità e disgrazie, in quanto significa disonorare o non rispettare i territori delle Fate che vivono vicino a noi.
Onorando il sacro biancospino, gli abitanti del Mondo di Mezzo acquisiscono la capacità di curare e proteggere la santità di ogni aspetto della vita e, in questo modo, divengono più saggi. I giardini delle Sacerdotesse dell’Antica Religione contenevano almeno un cespuglio di Biancospino.
I Greci si servivano dei rami fioriti per adornare gli altari durante le cerimonie nuziali.

Usi magici del Biancospino:

I romani avevano dedicato questa pianta alla dea Flora che regnava sul mese di Maggio, il mese delle purificazioni e della castità, simboleggiata dal bianco dei fiori, ed era usata per decorare i Pali di Maggio, per accrescere la fertilità ed al medesimo scopo viene ancora oggi usata nei matrimoni, specie in Primavera. 

Utilizzata anche per scacciare il malocchio e la sfortuna, usavano adornare le culle dei neonati con piccoli rami fioriti per proteggerli dagli incantesimi.I pescatori lo portano con sé in un sacchettino di stoffa per assicurarsi un’abbondante pesca.

Indossato, ridona felicità in caso di tristezza o depressione.


Piantato in un vaso o nel giardino di casa, protegge dai fulmini e dagli spiriti malvagi e preserva le case dai danni derivanti dalle tempeste.

Personalità dei nati sotto il segno del Biancospino

Temperamento creativo, mobile, rapido, un po’ infantile. Più che del compagno si innamora dell’amore ma, troppo volubile e curioso per fermarsi a lungo, si lascia sedurre per poi fuggire in cerca di un altro fiore.

Fonti:

https://giardinodellefate.wordpress.com/fate/le-fate-e-la-natura/

http://www.studioemys.it/Pavia.html

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Il 2022 è l’anno della Tigre d’Acqua: un anno esplosivo!

io sono il Paradosso delizioso.

Il mondo intero è il mio palcoscenico.

Io apro nuove strade,

Io cerco l’irrangiungibile

E tento l’intentato.

Danzo alla musica della vita

Con lieto abbandono.

Venite con me a girare sulla giostra.

Guardate le miriadi di colori

E le luci palpitanti.

Tutti mi acclamano

per le mie rappresentazioni impareggiabili.

Io sono la Tigre

老虎

lǎo hǔ

Direzione del segno: Est-Nord-Est

Stagione: Inverno – Febbraio

Segno occidentale corrispondente: A cquario

Elemento fisso: Legno

Un anno della Tigre d’Acqua Yang si verifica una volta ogni 60 anni, il ciclo di una vita media per il calendario lunare. L’ultimo anno della Tigre d’Acqua Yang è stato il 1962.

E’ decisamente un anno esplosivo. Di solito incomincia con un ‘esplosione e finisce con un gemito.

E’ un anno destinato aai contrasti, ai dissidi e ai disastri di ogni genere.

Ma anche un grande anno, ricco di cambiamenti audaci.

Tutto avverrà al massimo e sarà estremo, nel bene e nel male.

E tutto dipenderà dal nostro punto di vista e dalla personale interpretazione del significato di Bene e Male.

Puntate comunque al massimo e lanciatevi sugli obbiettivi come la Tigre quando punta le sue prede guidata solo dall’istinto. Accompagnate ogni azione da oculate riflessioni per arrivare sicuri alle mete.

Considerate la validità dei vostri rapporti e di amicizia e di alleanze di lavoro e rinnovate la fiducia reciproca e lo spirito di collaborazione.

Questo energico vigoroso anno della Tigre sarà utilizzato per infondere nuova vita e vitalità alle cause perdute, alle aziende che affondano e alle industrie asfittiche e vacillanti.

Questa è l’opportunità dataci dall’energia della Tigre: porta le situazioni all’estremo ma offre sempre 2 soluzioni: lo scontro frontale o la mediazione, il controllo, la possibilità di far prevalere la supremazia della coscienza sulla potenza della forza bruta.

Sarà anche un periodo caratterizzato da massicci cambiamenti,per l’introduzione di idee nuove e ardite e innovative.

Il calore ardente dell’anno della Tigre toccherà la vita di ogni singolo.

Come il calore intenso è necessario per estrarre i metalli preziosi dai minerali così il vigorere di questo anno metterà in evidenza quanto cèe di meglio dentro di noi.

Consiglio per questo anno imprevedibile: “Aggrappatevi al vostro senso dell’humor e lasciate che i fuochi si spengano da soli”

Mettete in campo solo le energie che siete sicuri di poter gestire!

Valutate attentamente e al momento opportuno non tentennate, oppure: lascia perdere ben sapendo che il proverbio cinese recita “colui che cavalca una Tigre trova difficile smontare ”.

La tigre in Cina è considerata il re degli animali. I nati sotto questo segno hanno capacità di leadership innate e sono sempre molto rispettati dagli altri.

In generale sono adatti a tutti i lavori grazie all’energia e all’entusiasmo che mettono in tutto cosa fanno. Secondo l’astrologia cinese, hanno maggiori possibilità di fare carriera come agenti di vendita, manager, agenti di viaggio, attori, scrittori, artisti, piloti, ufficiali, musicisti, commedianti e chauffeur.

I nati nell’anno della Tigre sono molto attivi e attenti a tutto ciò che riguarda la salute. Praticano vari sport e in generale riescono abbastanza bene nella maggior parte delle attività che intraprendono.

Sono molto resistenti e non si fanno intimorire da raffreddori o malanni stagionali quando è ora di allenarsi. Questa tuttavia non è sempre una scelta saggia, perché ogni tanto il fisico ha bisogno di tregua!

Il tipo di Tigre dell’Acqua ( 1902,1962,2022) possiede una mentalità aperta, sempre portato a nuove idee e a nuove esperienze:

Ha il dono di vedere le cose con obbiettività, dato che l’elemento Acqua, combinato al suo segno lunare, gli conferisce un indole riflessiva.

E’ umanitario, ottimo giudice della verità, attento al sentire del prossimo, ha una spiccata intuizione e una grande facilità nella comunicazione.

Ottimo nelle attività di rapporti con il pubblico.

Questo tipo realistico di Tigre conosce bene la psicologia della gente e sa sempre con che cosa a a che fare. Commette raramente errori di valutazione.

Le sue doti mentali sono superiori alla media, ma a volte si dilunga troppo sulle spiegazioni.

Più spesso riesce a concentrare i suoi slanci emotivi e a concentrarsi sulle attività che intraprende con ampie motivazioni.

Fonti:

Astrologia Cinese- Theodora Lau- Edizioni Mediterranee

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La buona notizia del venerdì: Ikea da’ ai mobili una seconda vita

“Occasioni per la tua casa e per il pianeta”, si legge all’ingresso.

È il Circular Hub di Ikea: il nuovo spazio all’insegna della sostenibilità all’interno degli store italiani del marchio.

Da sempre sensibile al benessere ambientale e promotrice di diverse iniziative green e di un approccio alternativo al consumo, Ikea ha infatti deciso di trasformare lo storico Angolo delle occasioni – l’area che ospita articoli venduti con un prezzo ribassato dal 15% al 70% – in un luogo dedicato alla circolarità e a uno stile di vita attento alla natura e alla persone.

È nato così il Circular Hub: uno spazio dove acquistare prodotti di seconda mano, quindi a un prezzo decisamente vantaggioso, ma anche, all’interno dell’area Learn&Share, parlare con alcuni esperti e imparare metodi creativi per riparare, riutilizzare e personalizzare ciò che già si ha in casa.

Un luogo in cui i consumatori, oltre che risparmiare, possano anche contribuire a ridurre gli sprechi e aiutare il pianeta.

Con il Circular Hub Ikea regala infatti una seconda vita, o anche di più, a mobili e accessori usati ma ancora perfettamente funzionanti e sicuri.

Prodotti provenienti da resi e lievemente danneggiati durante i trasporti, utilizzati per gli allestimenti nei negozi o riacquistati dall’azienda stessa con il servizio “Riporta e Rivendi”, che da otto anni aiuta le persone a prolungare la vita degli oggetti Ikea e che solo dal 2020 a oggi ha visto quasi 20mila pezzi consegnati negli store italiani.

L’obiettivo di questa e altre iniziative?

“Diventare un business circolare e generare un impatto positivo sul clima entro il 2030, in linea con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”, dicono dall’azienda. “Trasformare Ikea in un business circolare è una delle nostre maggiori ambizioni e, al tempo stesso, una grande sfida per il futuro”, ha detto Ylenia Tommasato, country sustainability manager, parlando dell’impegno dell’azienda. “Sviluppare nuovi prodotti seguendo i nostri principi di design circolare, ovvero utilizzando materiali rinnovabili o riciclati e dare una seconda vita a quelli già usati, ci permette di sviluppare soluzioni per un futuro più sostenibile”.

I 15 negozi in cui trovare il Circular Hub

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* Il coniglio,la luna piena di settembre e il Mid Autumn Festival

Il coniglio lunare

Il coniglio lunare, è una creatura immaginaria presente nella mitologia e nel folklore di molti paesi dell’Estremo Oriente, ed in particolare di Cina e Giappone. Si tratta di un coniglio che vive sulla Luna. Sembra che in Asia (ma non in Occidente) è possibile vedere, negli avvallamenti della faccia illuminata della Luna piena, la figura di un coniglio seduto sulle zampe posteriori a fianco di un pestello da cucina.

È una figura leggendaria molto presente nell’immaginario mitologico sino-nipponico, sebbene con alcune varianti: in Cina viene solitamente considerato un compagno della divinità lunare Chang’e, per la quale è incaricato di produrre l’elisir di lunga vita pestandone i componenti nel suo mortaio; nel folklore del Giappone si limita invece a pestare del comune mochi nel tradizionale pestello giapponese.

In Cina viene anche chiamato coniglio di giada o coniglio d’oro e la sua figura viene celebrata nella festività dedicata alla Luna e alla dea Chang’e, appunto la Festa della Luna o Festa di metà autunno.

Nella mitologia, la ragione per cui un coniglio dovrebbe trovarsi sulla Luna è descritta nel Śaśajâtaka, una antica favola buddista.

Quattro amici animali, una scimmia, una lontra, uno sciacallo ed un coniglio nel giorno sacro buddista di Uposatha (dedicato alla carità e alla meditazione) decisero di cimentarsi in opere di bene. Avendo incontrato un anziano viandante, sfinito dalla fame, i quattro si diedero da fare per procacciargli del cibo; la scimmia, grazie alla sua agilità, riuscì ad arrampicarsi sugli alberi per cogliere della frutta; la lontra pescò del pesce e lo sciacallo, sbagliando, giunse a rubare cibo da una casa incustodita. Il coniglio invece, privo di particolari abilità, non riuscì a procurare altro che dell’erba. Triste ma determinato ad offrire comunque qualcosa al vecchio, il piccolo animale si gettò allora nel fuoco, donando le sue stesse carni al povero mendicante.Questi, tuttavia, si rivelò essere la divinità induista Śakra e, commosso dall’eroica virtù del coniglio, disegnò la sua immagine sulla superficie della Luna, perché fosse ricordata da tutti.

La leggenda è ben nota in Cina e in Giappone, ed è conosciuta anche in versioni diverse: una di esse, popolare in Cina, vuole che sia stata la divinità Chang’e a salvare la coraggiosa bestiola dalle fiamme e a portarla con sé sulla Luna.

In altre varianti cambia il numero e la specie dei compagni del coniglio, che vengono riferiti come una scimmia ed una volpe nella raccolta giapponese Konjaku Monogatarishū, scritta durante il Periodo Heian e che colleziona antiche storie indiane, cinesi o giapponesi, o una volpe e un orso in altre versioni.

 

Da questo mito nacque la tradizione cinese delle feste della Luna, a metà autunno,il Mid Autumn Festival, dove familiari e amici si riunivano per contemplare il disco lunare, gustare frutta e dolci; le forme rotonde della luna, dei frutti e dei dolci simboleggiano il ritrovarsi, il riunirsi e l’unità familiare.

Il Mid Autumn Festival é il secondo festival tradizionale più importante del calendario cinese( il primo è il calendario cinese). Corrisponde al 15esimo giorno dell’ottavo mese del calendario lunare cinese: la Luna in questo periodo è più brillante e piena.

Gli orientali da sempre vedono nelle macchie lunari tracce del coniglio, che si riposa o intento a ricavare pillole d’immortalità da un pestello.

 

Dall’India alla Cina e poi al Giappone il mito del coniglio lunare s’insegue e si ritrova anche nell’altra parte del globo, tra i Maja e gli Aztechi.

Tutti i popoli Mesoamericani interpretavano le macchie scure del disco lunare come se rappresentassero un coniglio.

Una statuetta Maja di Jaina mostra la dea lunare accompagnata da un coniglio; lo stesso animale è raffigurato sul disco del satellite nei Libri Sacri Mesoamericani.

Gli antichi Maja rappresentavano la Luna con un coniglio e gli Aztechi invocavano l’abbondanza dei raccolti ai piccoli dei lunari chiamati quattrocento conigli.

Quando i Maya guardavano le ombre di oscurità e luce sulla superficie della luna, essi vedevano una forma somigliante a un coniglio che saltava.

La divinità della luna è stata ritratta spesso con il suo animale domestico prediletto, un grande coniglio, nelle sue braccia.

Nelle notti serene di plenilunio, il coniglio dorme sul petto della luna.

Fonti:

http://loggiacricetale.forumfree.it

it.wikipedia.org/wiki/Coniglio_lunare

http://insidetheobsidianmirror.blogspot.it

http://www.calion.com

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* La buona notizia del venerdì: Le encomiabili scelte di Ikea per l’ambiente e il Pianeta.

Aggiustare invece di buttare.

Ikea punta al riuso e torna alla cara vecchia abitudine dei nostri genitori e nonni: aggiustare. Ha infatti annunciato che inizierà a vendere pezzi di ricambio nei propri store. In questo modo sarà possibile riparare i mobili invece di gettarli via per acquistarne di nuovi.

Sembra un dettaglio ma non lo è. Nell’era dell’usa e getta, Ikea punta al riuso. Lo scorso anno ha aperto il suo primo negozio di mobili di seconda mano, a Eskilstuna, in Svezia ma ora è pronta a fare di più.

Per prolungare la vita dei propri prodotti inizierà a vendere pezzi di ricambio ai clienti di tutto il mondo. In realtà, lo scorso anno ha già messo a disposizione alcuni ricambi ma ora ha deciso di farlo in modo capillare e ha sviluppato un sistema di ordini online che sarà lanciato in tutto il mondo sul suo sito web entro il 2021.

A renderlo noto è stata Lena Pripp-Kovac, responsabile della sostenibilità di Ikea che ha detto al Financial Times: Per prolungare la vita dei prodotti, un aspetto fondamentale è disporre di pezzi di ricambio”.

Non si conosco ancora i tempi relativi alla vendita dei ricambi targati Ikea. Di certo, il colosso svedese sta cercando di essere più sostenibile. Proprio ieri ha annunciato di aver raggiunto l’obiettivo del 2020 ottenendo tutto il  legno da fonti certificate o riciclate, ossia il 98%.

Entro la fine dell’anno,i prodotti Ikea potranno per la prima volta anche essere aggiustati. L’azienda svedese nei prossimi mesi inizierà a vendere pezzi di ricambio, oltre ai dadi e ai bulloni che già offre gratuitamente.

La data di lancio dell’iniziativa a favore della sostenibilità non è ancora definita.

La chief sustainability officer di Ikea, Lena Pripp-Kovac, ha spiegato però al Financial Times che l’azienda ha già avviato la fase di sperimentazione, per scegliere i prodotti sui quali puntare. Tra questi potrebbero esserci, per esempio, braccioli, fodere e gambe per sedie e divani.

L’impatto sulle vendite

Ikea è convinta che l’iniziativa avrà un impatto “limitato” sulle vendite. Se, da un lato, non sarà più necessario acquistare un nuovo mobile per la rottura di una singola parte, dall’altro la disponibilità di pezzi di ricambio potrà attrarre nuovi clienti.

Molte persone desiderano condurre una vita più sana e sostenibile. Le nostre ricerche dimostrano però che tanti fanno fatica a realizzarla”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Inter Ikea Group, Jon Abrahamsson, in una nota diffusa dal sito dell’azienda. “Il nostro obiettivo è di fare in modo che quello stile di vita diventi l’opzione standard. Per farlo, intendiamo offrire prodotti attraenti e accessibili, soluzioni a basso costo alla portata di molti”.

Ikea sostenibile

Nel suo rapporto sulla sostenabilità, Ikea ha fatto sapere anche di avere raggiunto, nel 2020, uno degli obiettivi che si era prefissata in un’ottica di rispetto dell’ambiente. Ha utilizzato infatti per il 98% legno ricavato da “fonti sostenibili”, vale a dire riciclato o proveniente da foreste “gestite in modo responsabile”. L’azienda ha dichiarato anche di voler rendere il suo business “pienamente circolare e in linea con la lotta al cambiamento climatico entro il 2030”.

Lo scorso anno Ikea è entrata anche nel mercato dei mobili di seconda mano. Ha infatti lanciato una campagna di riacquisto di vecchi prodotti – per lo più librerie della linea Billy – in cambio di voucher di un valore pari anche al 50% del prezzo originale. La società si è impegnata a riciclare tutti gli articoli che non potrà rivendere.

Le rive del fiume Altamaha, in Georgia (Usa), dove Ikea ha acquisito una foresta. Blake Gordon

Che Ikea abbia da tempo a cuore la tutela dell’ambiente è cosa nota. Quel che è meno noto è che Ikea ha di recente comprato una foresta di 4.000 ettari, nello stato americano della Georgia, con lo scopo di impedirne lo sfruttamento.

Habitat  della preziosa tartaruga gopher (Gopherus polyphemus), considerata in pericolo, la foresta di proprietà di Ikea sarà gestita in collaborazione con  The Conservation Fund, un’organizzazione no-profit che ha protetto oltre 8 milioni di acri di foreste negli Stati Uniti.

Il colosso dei mobili non è nuovo a questo tipo di operazioni. Basti sapere che il gruppo IKEA possiede circa 250 mila ettari di terreno forestale in Europa e negli Stati Uniti di Georgia, Carolina del Sud, Alabama, Texas e Oklahoma

E anche il Buy Back

Buy Back, ovvero restituiscimi il vecchio e compra il nuovo: è l’iniziativa di Ikea che ha deciso di dare una svolta green (o quasi) al suo giro di affari e di riacquistare i mobili di sua produzione già usati dai clienti. In cambio offrirà dei buoni spesa. L’iniziativa sarà attiva in 27 Paesi compresa Italia.

Il gigante svedese degli articoli per la casa vuole così incoraggiare i clienti a scambiare tavoli, sedie e simili con buoni, piuttosto che gettarli nella spazzatura, e vendere i mobili di seconda mano ai clienti che cercano un’alternativa più economica.

Due piccioni con una fava, se si considera che l’azienda in questo modo incasserà due volte: il valore della valutazione, infatti, viene restituito interamente al cliente sotto forma di carta reso da spendere, entro due anni, nello stesso circuito Ikea.

Come funziona Buy Back

Il Servizio in Italia prende il nome di “Dai una Seconda Vita ai tuoi Mobili”: in pratica, Ikea ritira i prodotti usati (ovviamente solo Ikea) e consegna un buono acquisto valido 2 anni. Successivamente li rivenderà all’Angolo delle Occasioni.

È un approccio che ci permette di raggiungere i nostri obiettivi legati alla Circolarità e che ha un impatto positivo sulle persone e sul pianeta”, si legge sul sito.

I clienti possono accedere al servizio tramite l’applicazione disponibile a questo link, seguendo le indicazioni, ogni cliente otterrà una stima del valore del suo prodotto che sarà confermata in negozio dopo un’ultima valutazione da parte di un dipendente Ikea.

Ma quali sono i prodotti idonei che potranno essere riconsegnati ad Ikea? Tra questi figurano scaffali, sedie, tavoli, librerie, scrivanie, tavolini, panche e sgabelli, armadi non componibili, comodini, cassettiere, carrelli e buffet, mobili da esterni, strutture letti per bambini e culle.

Non tutti i prodotti saranno accettati, mentre il valore del buono sarà di minimo il 30% se le condizioni non saranno del tutto ottimali, del 40% se in buone condizioni e del 50% se in ottime condizioni.

Grazie allo smart working e una nuova visione dell’ambiente domestico, l’idea di Ikea potrebbe davvero avere un ottimo effetto per chi ha la necessità di rivedere gli spazi  e magari rinnovare lo studio o l’ambiente di casa in generale.

https://www.greenme.it/consumare/riciclo-e-riuso/ikea-buy-back-mobili-usati/

https://www.investireoggi.it/economia/ikea-e-il-nuovo-programma-buy-back-quali-prodotti-si-possono-restituire/

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*La buona notizia del venerdì: I Parchi Artistici e l’arte nella natura e con gli elementi natura

Spesso viviamo così concentrati sulla nostra routine che non solo non ci accorgiamo del balcone del vicino pieno di fiori e tantomeno della nostra città e del territorio che la ospita.

Mi è capitato di scoprire chicche d’arte accompagnando in numerose visite a Roma, che di chicche ne è stracolma, i miei alunni di scuola media, per avvicinarli alla storia dell’arte dei vari periodi .

E incontrando dopo anni gli stessi alunni ho avuto la soddisfazione di scoprire di averli coinvolti nella riconoscere la Bellezza.

La Bellezza è nell’ apprezzare le diverse espressioni artistiche, coglierne il significato e l’emozione dell’autore, è trovare la passione di ricercare armonia nelle più svariate forme.

La Bellezza è un abitudine di pensiero.

Ogni angolo di Italia è “ un museo a cielo aperto “ , basta voltare l’angolo o fare pochi chilometri per trovare e provare tante meraviglie dei tempi passati e di ogni periodo storico.

In questo infinito e unico patrimonio artistico del nostro paese ci sono meraviglie della creatività di artisti del paesaggio che nella natura hanno trovato la loro espressione. Mare, montagna, boschi, pianura, dove rami, pietre, tronchi, sassi diventano arte.

I “parchi artistici” offrono esperienze culturali d’avanguardia e la possibilità di scoprire il misterioso legame che intercorre tra arte contemporanea e paesaggio.

I giardini dell’arte, in tutta Italia, sono spazi meditativi e punti d’osservazione inediti densi di capolavori donati alla comunità da mecenati lungimiranti innamorati del talento.

Così, fruire di un’esperienza artistica diventa una “passeggiata” per immergersi in opere faraoniche e visionarie create da artisti internazionali.

E diventa una educazione alla Bellezza, al rispetto della Bellezza, a trarre ispirazione dalla Bellezza.

Perchè la vita stessa sia Bellezza!

Così ho pensato di segnalare queste bellezze che magari si trovano proprio dietro casa . Ogni volta che mi capita di incontrare foto e articoli e descrizioni di una o dell’altra ( bellezza)

Questo rientra nell’intenzione del mio appello del 1 giugno per riempire i social di BELLEZZA!

1. Parco artistico Orme su La Court – Castelnuovo Calcea ‒Asti

2 Arte Sella -Trento

3 Art Park -Udine

4 Villa Marignana – Mogliano Veneto

5 Ca’ la Ghironda – Bologna

6 Fattoria di Celle- Santomato di Pistoia

7 Parco Sculture del Chianti – Siena

8 Giardino Museo di Daniel Spoerri- Grosseto

9 Giardino dei Tarocchi- Capalbio

10 Fondazione Burri- Città di Castello

11 Fiumara d’arte- Castel di Tusa Merano

E ricordati !!!

Una di queste meraviglie magari è ad un passo da casa tua… e non lo sapevi!

 

Fonte: https://www.artribune.com/turismo/2017/07/parchi-arte-italia/?fbclid=IwAR2vH93HYvl4BQiAewIhJUYDX_5GysPNsH13l0iQvAnSSGRUUBICxEIDO3U

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* il 2020 è l’anno del Topo di Metallo: il cambiamento ci sarà come una grande ondata di progresso, esplorazione, ispirazione che coinvolgerà tutto e tutti!

 



Io sono l’acquisitore autoproclamato.

Io sono un anello di congiunzione, ma

sono anche una completa unità.

Io miro ad abbracciare le vette

E a colpire il mio bersaglio

con sicura fermezza.

Per me la vita è un viaggio gioioso.

Ogni ricerca deve concludersi con una

ricerca nuova.

Io sono il progresso, l’esplorazione e

l’ispirazione.

Io sono il grembo dell’attività.

Io sono il Topo

(Theodora Lau)

 

Gi anni del Topo: 1936, 1948, 1960, 1972, 1984, 1996, 2008, 2020, 2032.

Dal 25 gennaio 2020 al 11 febbraio 2021, inizio dell’anno del Bue di Metallo, è l’anno che nel calendario cinese, è dedicato al Topo di Metallo (SHU ).

 

il 2020 porta l’arrivo del Ratto di metallo bianco, un essere celeste di tale potenza che lancia un grande effetto su ogni segno dello zodiaco.

Questo animale è lo strumento del cambiamento, specialmente se supportato da Dog and Dragon. Cosa significherà questo per noi abitanti terrestri?

Pensa a queste creature come a un gigantesco esercito cosmico. Nella parte anteriore ci sono le legioni di cani e draghi, che fanno a pezzi tutto ciò che incontrano.

Dietro di loro c’è il loro capo: un topo reale, che brandisce una spada. È un’immagine strana e magica, ma anche portentosa. Il ratto introduce un grande cambiamento ovunque vada nel cosmo.

Pensa a lui come a un gigantesco uragano stellare. Ma piuttosto che essere distruttivo, questo ratto gioca con il tessuto dello spazio e del tempo.

Questo ci lascia in piedi sulla sua scia, ma tutto intorno a noi cambierà drasticamente.

Il cambiamento si profila in ogni settore, e soprattutto all’ l’inizio dell’anno, molte ondate di novità investiranno questo pianeta come un’enorme ondata di maree, coinvolgendo alcuni più di altri.

Il mutamento finalmente riconosciuto degli agenti atmosferici porterà a sviluppare nuovi strumenti e abilità per affrontarlo.

Tutti i segni dovrebbero vederlo come una potenziale opportunità per nuovi panorami e possibilmente per seguire percorsi meno percorsi.

Soprattutto il Cavallo ha molte grandi opportunità che li aspettano se hanno la costanza di cogliere le coincidenze.

Cane, Ratto e Scimmia saranno più coinvolti personalmente, mentre Maiale e Gallo vedranno molti cambiamenti inaspettati per amici e persone care.

 

 

 

Questo periodo è governato dall’Elemento Metallo, una energia che in natura si esprime attraverso la sua densità, duttilità, precisione, ma anche un aspetto di durevolezza, valore e scambio. Infatti l’ideogramma che di solito è tradotto come Metallo (JIN ) significa più precisamente Oro, il mezzo che gli individui da sempre hanno utilizzato per lo scambio e il baratto.

L’anno del Topo di Metallo è un’opportunità che si presenta alle porte ed è estremamente importante saperla cogliere.

È il primo animale dello zodiaco, il suo fascino lo esprime con l’aspetto vivace e socievole, con la sua creatività, sincerità e generosità.

L’abbondanza di cui si circonda è frutto del suo lavoro e della sua determinazione nonché del suo carattere parsimonioso.

Come specchio della personalità del Topo questo anno può essere ricco di opportunità, di occasioni e buone prospettive.

Tuttavia un periodo nel quale è necessaria una programmazione, in particolare se si intende fare degli investimenti: non si devono correre rischi inutili. Non è un periodo per speculazioni, anche in ambito lavorativo, ma per dedicarsi ad accantonare delle riserve ed evitare sprechi.

Saremo più propensi a criticare, pettegolare, mercanteggiare, a volte anche per oggetti di scarso valore.

È comunque un anno nel quale ci sentiremo più vicini agli amici con i quali potremo passare momenti felici e divertenti e condividere con loro le nostre passioni.

Nel complesso sarà un anno più felice del normale: non vi saranno eventi esplosivi e guerre e le catastrofi saranno meno numerose di quanto lo siano ,poniamo, negli anni della Tigre e del Drago.

Sarà tuttavia una anno vivace. Promette molte discussioni, contrattazioni, e contrasti che causeranno poco male.I nati sotto il segno del Topo sono arguti, gentili e versatili, ma soprattutto sono persone piene di risorse e capaci di stupire.

In generale chi è nato nell’anno del Topo è molto intuitivo e reattivo, caratteristiche che aiutano ad adattarsi sempre alle nuove situazioni. I Topi hanno inoltre una ricca immaginazione e sono acuti osservatori, sono curiosi e preferiscono vivere in prima persona ogni cosa e provare tutto sulla loro pelle.

Sono persone molto piacevoli, buoni amici e ottimi colleghi di lavoro.

I Topi non sono molto coraggiosi e non sono capaci di far valere la propria autorità, quindi non sono adatti a occupare posizioni di comando o di leadership. Per quanto siano lavoratori diligenti, sono spesso chiusi di mentalità e caratterizzati da vedute ristrette, opportunisti ed esigenti.

I nati sotto il segno del Topo sono persone sempre gentili, anche se talvolta possono mostrare un atteggiamento scortese nei confronti degli altri.

Così come il loro animale, chi è del segno del Topo ama vivere la notte e dormire fino a tardi.

In generale, i nati sotto il segno del Topo godono di buona salute.

Sono molto attivi e pieni di energia e questo li aiuta a mantenersi in forma. L’ideale per non perdere colpi è innanzitutto una dieta bilanciata accompagnata da regolare esercizio fisico, ma attenzione a non strafare! Concedersi un po’ di riposo ogni tanto aiuta a concentrarsi di più sul lavoro e aumenta l’efficienza. Se la situazione diventa troppo stressante e tesa, provate una passeggiata per rilassarvi: noterete subito miglioramenti!

I nati sotto il segno del Topo sono molto intuitivi e si impegnano a fondo e con giudizio in tutto quello che fanno; sono prudenti e meticolosi, dimostrando un atteggiamento molto serio nei confronti del lavoro. Queste caratteristiche li tengono lontani dai guai e da inutili grattacapi.

I lavori più adatti sono: amministratore, imprenditore, emittente, scrittore, musicista, comico, politico, avvocato, ricercatore e pilota.

 

Durante il ciclo ognuno dei segni animali (12) è combinato con gli elementi essenziali e primitivi (5), formando il ciclo di 60 anni (12×5):

Elemento: Maschile: Femminile: Dominato da:
LEGNO CHIA (Jia) Yi (Yi) Giove
FUOCO PING (Bing) TING (Ding) Marte
TERRA WU (Wu) CHI (Ji) Saturno
METALLO o ORO KENG (Geng) HSIN (Xin) Venere
ACQUA JEN (Ren) KUEI (Gui) Mercurio

 (segno occidentale corrispondente Sagittario elemento fisso acqua)

Fonti:

Theodora Lau : Astrologia Cinese -EDIZIONI MEDITERRANEE

http://lalunanellago.blogspot.com/search?q=anno+del+topo