Se il 17 febbraio è stata la Festa nazionale del Gatto, il 17 marzo, per gli amici gattofili si celebra un’altra ricorrenza importante: Santa Gertrude, santa protettrice di pellegrini, viaggiatori, giardinieri e dei meravigliosi gatti.
Ma chi era questa Gertrude e come mai in molte immagini sacre viene ritratta con un micione in braccio?
Gertrude di Nivelles, questo il suo nome completo, è vissuta nel 600 d.C. nel regno dei Franchi.
Figlia di Pipino di Landen signore di Brabante e discendente di Carlo Magno.
Alla morte del padre, si fa monaca con la madre Itta e la sorella Begga.
La madre Itta fonda il monastero “doppio” (composto da uomini e donne) di Nivelles, del quale Gertrude diventa badessa (succedendo alla madre) a soli vent’anni respingendo la proposta di matrimonio di re Dagoberto II.
In questa epoca ignorantissima e superstiziosa si dedica esclusivamente allo studio e all’insegnamento della fede e alla cultura, che riceve notevole impulso proprio grazie a lei. Gertrude chiama dall’Irlanda monaci dotti nelle Scritture e manda gente a Roma per rifornire la comunità di libri liturgici.
Per sradicare l’ignoranza e la superstizione dalla sua comunità.
Questa figura così nuova di donna si trova presto circondata dall’aureola di santa, le si attribuiscono apparizioni e rivelazioni. E prodigi, come quello dei topi
A Gertrude viene attribuito il merito di essere riuscita a riappacificare i signori locali, liberando i contadini da anni di guerre, fame e carestie. La tradizione vuole che la pace tra questi signori venisse festeggiata con fiumi di buon vino delle terre della Mosella al quale la gente assegna il nome fantasioso di “filtro di Santa Gertrude”.
A questo filtro viene attribuito però anche il merito di riuscire a liberare le campagne del posto dalle infestazioni dei topi.
Da allora la Geltrude diventa la protettrice dei gatti, anche se non si sa se si facesse aiutare in questa operazione dai preziosi felini.
Gertrude muore a soli 33 anni e viene immediatamente venerata.
Il suo culto si diffonde soprattutto nei Paesi Bassi e in InghilterraIl suo corpo viene deposto in una piccola cappella a Nivelles che poi diviene chiesa e cattedrale e viene abbattuta e ricostruita nel corso degli anni. I suoi resti vengono posti in un prezioso reliquiario purtroppo andato distrutto a seguito dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.
Nell’iconografia viene quasi sempre rappresentata nei suoi abiti monastici con in mano il pastorale e in compagnia di topi e gatti.
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