C’è, chi dà la colpa
alle piene di primavera,
al peso di un grassone
che viaggiava in autocorriera:
io non mi meraviglio
che il ponte sia crollato,
perché l’avevano fatto
di cemento “amato”.
Invece doveva essere
“armato”, s’intende,
ma la erre c’è sempre
qualcuno che se la prende.
Il cemento senza erre
(oppure con l’erre moscia)
fa il pilone deboluccio
e l’arcata troppo floscia.
In conclusione, il ponte
è colato a picco,
e il ladro di “erre”
è diventato ricco:
passeggia per la città,
va al mare d’estate,
e in tasca gli tintinnano
le “erre” rubate.
Ladro di “Erre”, Gianni Rodari. 1972.
Come portatrice innocente di non erre mi dissocio dal portatore insano😖
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L’ha ribloggato su IL MONDO DI ZORYANA "…dove l'amore inventa il suo infinito…".
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Gianni Rodari… La mia didattica.. Descriveva la realtà del passato presente e futuro.. Giocando
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Grande Gianni Rodari…quanti insegnamenti nelle sue filastrocche e poesie
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