Borse in pelle di frutta realizzate con gli scarti delle albicocche
Un gruppo di ragazzi olandesi raccoglie ortaggi marci al mercato e li trasforma in un innovativo materiale che può essere utilizzato per creare vestiti e oggetti di design
Se già state pensando di acquistare con i saldi una pochette in eco-pelle, vernice o in finta nappa lasciate perdere: la borsa della prossima stagione sarà in pelle di frutta realizzata con il recupero la trasformazione di bucce di albicocche, mele e arance non più utilizzabili.
L’idea è venuta a un gruppo di studenti, designer e ricercatori della Willem de Kooning Academie di Rotterdam che hanno creato un innovativo materiale di origine vegetale, perfetto per stilisti che vogliano disegnare borsette, portafogli e zaini in stile decisamente green e anti-spreco.
Il progetto nato da un manuale di gastronomia
Per mesi, tutti i martedì e i sabati, i ragazzi del team nato nella città con il più grande porto d’Europa, sono andati nei mercati della città e hanno ritirato bucce di frutta e verdura marcia, ammaccata. Ogni giorno hanno raccolto oltre 3500 kg di frutta già pronta per la discarica.
Poi hanno pensato a come ricavare da questi scarti unmateriale resistente e impermeabile. La soluzione è venuta studiando un manuale di gastronomia.
Schiacciando e cucinando la frutta con la stessa tecnica che gli chef utilizzano per la preparazione di speciali “fogli” commestibili utilizzati per la decorazione dei piatti, sono riusciti a sviluppare un composto flessibile che hanno chiamato Fruit leather. Da questo materiale i ragazzi hanno creato una borsetta: unprototipo che mostra tutte le potenzialità di un prodotto versatile e adatto a più esigenze.
Pelle di frutta sulle passerelle
La speranza del team di Fruit Leather, oltre a quella di riuscire a portare le loro borse sulle passerelle di Milano e Parigi, è quella di creare consapevolezza sul problema dei rifiuti alimentari e dimostrare che il cibo può essere riutilizzato anche quando non è più mangiabile.
Ad oggi il loro obiettivo è quello di collaborare con aziende e case di moda che vogliano utilizzare la loro “pelle di frutta” per realizzare prodotti originali, creativi e in armonia con la natura.
http://thefoodmakers.startupitalia.eu/2015/07/16/fruit-leather-startup-pelle-di-frutta/
http://www.fruitleather-rotterdam.com/
http://www.greenme.it/consumare/eco-spesa/17053-foodscapes-piatti-compostabili-scarti
Notizia davvero fantastica, soprattutto perché dimostra che i giovani hanno idee innovative e non sono così lavativi come si tende a descriverli.
Ciao, Laura, buon Ferragosto.
Un bacione.
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Ciao Marisa, che piacere incontrarti! Chi meglio di te può dare un parere sui giovani! Che condivido!Conto di ritrovarti più sfavillante che mai sul tuo blog dopo le vacanze.
Buon Ferragosto anche a te!
Love L
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